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DISSERTAZIONI DIDOTTORATO
2007-2008

GALVAGNO Germano

Sulle vestigia di Giacobbe. Le riletture sacerdotali e post-sacerdotali dell’itinerario del patriarca

(Mod.: Prof. Jean Louis SKA)

Quali differenze intercorrono, in termini stilistici e ideologici, tra la narrazione sacerdotale (P) e l’attività redazionale post-sacerdotale (post P) all’interno del ciclo di Giacobbe (Gn 25,19 – 35,29)? Qual è l’effettiva consistenza della seconda? Quali interessi portarono alla sua elaborazione?

 Per rispondere a tali interrogativi, l’indagine sceglie un limitato angolo prospettico, quello rappresentato dalle riletture dell’itinerario del patriarca (che costituisce l’asse portante del ciclo a lui dedicato), e si sofferma su alcuni esempi di attività redazionale post P, avanzando alcune osservazioni circa il loro rilievo ideologico e letterario e circa il loro contesto di provenienza.

In primo luogo, si prende in considerazione la rilettura riservata dalla tradizione P alla figura e alla vicenda di Giacobbe (Gn 28,1-9; 31,17-18; 35,9-15; 48,3-4 sono i principali testi implicati), recuperando in tal modo un condiviso termine di paragone. A confronto con tale rilettura P vengono posti, in seguito, una serie di interventi redazionali non P (Gn 28,13ab-15.20-22; 31,3.10-13; 32,10-13), riconoscibili come eterogenei rispetto allo sviluppo dell’intreccio e interessati a condizionare la comprensione dell’itinerario del patriarca.

Il dettagliato confronto di tali testi P e non P (in particolare, le differenze rilevabili a proposito della formulazione delle promesse divine, della menzione della triade patriarcale e di tratti specifici dell’itinerario considerato) consente di giustificare il riconoscimento del carattere post P dei secondi, il loro rilievo letterario e ideologico e la loro origine plurale. Inoltre, la percezione dell’articolazione diacronica di queste due riletture dell’itinerario di Giacobbe permette di riconoscere le principali metamorfosi cui andò soggetta l’antica figura dell’antecessore eponimo nel post-esilio.

La duplice rilettura dell’itinerario del patriarca, infatti, riflette due periodi successivi dell’epoca post-esilica. La tradizione P esprime il tentativo delle prime ondate di rimpatriati di coinvolgere quanti erano rimasti nella terra in una nuova fondazione dell’identità di Israele. Stante il fallimento di tale tentativo, le riletture post P dell’itinerario di Giacobbe (e di altri itinerari patriarcali) segnalano l’imporsi dell’egemonia, non solo ideologica, dei rimpatriati in terra di Canaan: solo quanti avevano ripercorso le orme dell’antico patriarca erano il “vero Israele”, beneficiario delle promesse divine.