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R. I. P.
Prof. R.P. Pietro BOCCACCIO, S.J.
(1910-2006)

Foto P. Boccaccio

    Il 24 giugno 2006 è deceduto a Roma il R.P. Pietro Boccaccio, S.J., professore emerito di ebraico e aramaico biblico al Pontificio Istituto Biblico. Con lui scompare la memoria storica dei primi tempi del nostro Istituto, soprattutto per quella fase di trasformazione accademica e abitativa che avvenne nel dopo guerra.

Era nato il 31 agosto 1910 a Torino (Italia) ed era entrato nella Compagnia di Gesù il 22 settembre 1926. Compì gli studi di Filosofia nel Collegio Massimo della Compagnia di Gesù di Chieri (Torino) nel triennio 1930-1933. Prima di intraprendere gli studi di teologia conseguì la laurea in lettere classiche (1938) all’Università di Padova, con una tesi che aveva per argomento la lingua ebraica. Dal 1938 al 1942 compì gli studi di teologia presso il teologato S.J. di Chieri, conseguendo la Licenza in Teologia. Il 15 luglio 1941 fu ordinato sacerdote. Venne a Roma nel 1943, con un viaggio avventuroso sotto i bombardamenti, per completare la sua formazione con la Licenza in S. Scrittura presso il P.I.B, conseguita nel 1945. Nell’anno accademico 1945-46 superò tutti gli esami prescritti per il III anno («ad doctoratum»). Durante gli studi al Pontificio Istituto Biblico insegnò lingua ebraica alla Pontificia Università Gregoriana (1944-45 e 1945-46).

Dal 1946 al 1949 insegnò lingua ebraica, Introduzione ed esegesi dell’AT al teologato S.J. di Chieri (Torino). Nel 1949 fu inviato a insegnare lingua ebraica e aramaica al Pontificio Istituto Biblico, in sostituzione del R.P. Ludwik Semkowski, S.J., che era stato nominato direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme. Ha insegnato ininterrottamente i corsi superiori (A-B, C) di lingua ebraica e il corso di lingua aramaica biblica fino al 1978-79. Dal 1979-80 al 1984-85, ormai «emerito», insegnò solo il corso «C» di ebraico e il corso di aramaico biblico.

La sua lunga attività di Docente è ricordata dai suoi studenti come un esempio di chiarezza e affabilità. Dedito in maniera esclusiva al servizio dell’insegnamento, oltre a fornire la revisione e l’integrazione del Dizionario Ebraico-Latino dello Zorell, si premurò di mettere a disposizione dei suoi alunni dei testi ebraici di cui non si aveva ancora l’edizione critica; con la collaborazione del suo allievo G. Berardi, curò dunque l’edizione ciclostilata di alcuni manoscritti del Mar Morto e quella dell’ebraico dell’Ecclesiastico, ancora oggi non priva di interesse.

Terminata l’attività di insegnamento, è rimasto fino alla fine della sua vita nella comunità dei gesuiti del Pontificio Istituto Biblico, di cui è stato anche superiore. Chi ha vissuto in comunità con il P. Boccaccio ne ha sempre apprezzato la testimonianza di fede e di umile servizio fraterno; i suoi numerosi studenti ne ricordano la benevolenza e la disponibilità.